L’enorme scoperta di nuovi giacimenti di terre rare cambia le carte in tavola nella guerra commerciale tra America e Cina

Traduzione parziale e per conoscenza dell’articolo “Huge Rare Earths Discovery is Gamechanger in Americas Trade War with China

 

Nota a mo’ di premessa.

La guerra tra le borghesie anglo-europee e cinesi ha raggiunto un nuovo punto di svolta nella corsa all’appropriazione, egemonia e controllo delle terre rare – materiali fondamentali e vitali per le industrie di semiconduttori ed elettroniche in generale (civili e militari che siano). Come aveva riportato l’Istituto Affari Internazionali in un documento dello scorso anno, “la Cina ha dimostrato di essere disposta a utilizzare il suo quasi monopolio come arma nel 2010, quando ha imposto un ban agli export di diverse REE verso il Giappone a seguito di una disputa politica.” Ciò ha provocato “un’impennata dei prezzi e sollevando una nuova dimensione della sicurezza (energetica-economica). Tale azione ha incentivato una diversificazione di fornitura con investimenti in diversi paesi.”1 Nel corso di questi anni, quindi, la guerra per i minerali noti come “terre rare”, è diventato di vitale importanza per le borghesie e gli Stati del cosiddetto Nord Globale. Utilizzando la fumosità, nostro virgolettato, della “transizione e sicurezza energetica”, questi attori economici e statali proseguono la loro folle corsa nel rivitalizzare il capitalismo attraverso la diversificazione economica. L’articolo tradotto parzialmente e proveniente da una fonte che possiamo considerare tranquillamente come “nemica” – in quanto megafono degli interessi finanziari ed energetici del Capitale -, delinea la situazione di guerra commerciale e dipendenza dell’Occidente verso la Cina. Il quadro che ne esce fuori da questa analisi, però, ignora volutamente come gli interessi di pochi – la borghesia -, conducano il mondo verso il disastro ecologico più totale tra emissioni di CO2, sfruttamento lavorativo e un divario sempre più marcato tra il cosiddetto Nord e il Sud Globale.

 

Nel momento culminante in cui la macchina da guerra americana si rende conto che la Cina controlla quasi tutte le sue materie prime, due nuovi sviluppi in Europa suggeriscono che l’Occidente ha la possibilità di assicurarsi i metalli critici per il prossimo futuro: un’importante scoperta in Norvegia e un’acquisizione potenzialmente rivoluzionaria in Groenlandia.

A metà Giugno (di quest’anno, ndt), la società mineraria norvegese “Rare Earths Norway” ha presentato uno dei più grandi depositi di elementi di terre rare in Europa – precisamente nel complesso carbonatico di Fen, nel sud del Paese.

Questa scoperta è stata seguita da un voto del parlamento norvegese. Secondo quanto riportato dalla rivista “Fortune”, [la decisione parlamentare] ha spianato la strada verso l’estrazione offshore dei minerali rari nelle remote acque settentrionali norvegesi. Il paese scandinavo, quindi, è il primo in Europa ad aver autorizzato le attività estrattive marine.

Contemporaneamente, “Critical Metals Corp” (CRML) ha annunciato un accordo di acquisizione per quello che ritiene essere il più grande deposito di metalli critici al mondo in Groenlandia.

Il 10 Giugno “Critical Metals Corp” ha firmato un accordo per l’acquisizione di una partecipazione di controllo nel progetto “Tanbreez” in Groenlandia – che secondo l’azienda è il più grande deposito di terre rare al mondo. Una volta operativo, CRML prevede di rifornire l’Europa e il Nord America. Secondo un comunicato stampa dell’azienda, il 18 Giugno la società ha annunciato di aver completato l’investimento iniziale nell’acquisizione di “Tanbreez” – dando maggiore fiducia all’operazione e riducendo ulteriormente il rischio della transazione [economica].

Secondo le stime interne dell’azienda, “Tanbreez” possiede oltre 28 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare totali, di cui quasi il 30% è costituito dai più ambiti “elementi di terre rare “pesanti”” (HREE)2.

Visto il successo di “MP Materials”, una società con una capitalizzazione di mercato di 2,2 miliardi di dollari e che dispone di poco meno di 3 milioni di tonnellate, quasi interamente costituite da “elementi di terre rare leggere” (LREE), CRML potrebbe essere destinata ad avere una significativa rivalutazione.

““Tanbreez” è una miniera di terre rare rivoluzionaria per l’Occidente e un passo fondamentale per posizionare “Critical Metals Corp” come fornitore leader di minerali critici”, ha dichiarato l’amministratore delegato Tony Sage in un comunicato stampa.

I metalli delle terre rare sono utilizzati nell’elettronica di tutti i giorni; ma senza di essi non ci sarà una transizione verso l’energia pulita e gli Stati Uniti si troveranno in una situazione di svantaggio in termini di armamenti – un pensiero che incute timore in un momento dove gli sconvolgimenti geopolitici si diffondono in Europa e in Medio Oriente.

Con la Russia e la NATO che superano costantemente le rispettive “linee rosse” sull’Ucraina – e dove il paese governato da Putin compie movimenti di fiancheggiamento nell’Africa settentrionale -, e il conflitto tra Israele e Hamas provoca spostamenti di alleanze e calcoli globali, i metalli delle terre rare tracciano una linea di demarcazione per il prossimo conflitto globale.

Questo rende le scoperte europee ancora più urgenti; CRML sta valutando il suo potenziale per diventare una delle più importanti aziende minerarie del decennio. E se oggi i metalli pesanti critici sono la gallina dalle uova d’oro dell’industria mineraria, “Critical Metals” si sta preparando a sviluppare il progetto “Wolfsberg Lithium” in Austria – la prima miniera di litio autorizzata in Europa.

La Cina brandisce l’arma definitiva, Tanbreez potrebbe essere la prima linea di difesa

La guerra commerciale sui due fronti è in corso da tempo e riguarda il nesso tra microchip ed “elementi delle terre rare” (REE).

Nell’Agosto 2022, l’amministrazione Biden ha firmato la legge “CHIPS and Science Act” per promuovere la produzione nazionale di semiconduttori e ridurre la dipendenza dalla Cina.3 Questa iniziativa è stata presa come risposta alla decisione [cinese] di ridurre le esportazioni di elementi delle terre rare (gallio e germanio) e della grafite. Alla fine del 2023, Pechino ha inasprito i controlli sulle esportazioni di terre rare, vietando l’uscita dei mezzi tecnologici [estrattivi di tali metalli]. La guerra commerciale contrappone i semiconduttori alle terre rare nelle azioni e reazioni tra Pechino e Washington.

Tutto viene alimentato e ruota intorno ai microchip (intelligenza artificiale (AI), difesa militare etc); e questi non potrebbero esistere senza le terre rare – in quanto necessarie per produrli.

Ecco perché l’acquisizione di “Tanbreez” è così importante. La miniera è in grado di diventare un’importante catena di approvvigionamento di terre rare per l’emisfero occidentale – a fronte di un governo cinese che ha la capacità di interrompere gravemente la disponibilità di quasi tutti i metalli critici.

I cinesi potrebbero quasi istantaneamente togliere dal mercato il 50% delle forniture di ossidi di terre rare; il che avrebbe un impatto devastante sui sistemi di difesa degli Stati Uniti – i quali sono già sotto pressione a causa della guerra in Ucraina.

“Tanbreez” è un corpo minerario affiorante di kakortokite da 4,7 miliardi di tonnellate sul quale sono stati scritti oltre 2.000 articoli accademici. Contiene quantità economicamente interessanti di zirconio, tantalio, niobio, afnio e altre terre rare. Quasi il 30% dei minerali [lì presenti], in quantità e qualità significative, sono le terre rare pesanti più preziose.

Il progetto ha ottenuto una licenza di sfruttamento il 13 Agosto 2020 e attende adesso il permesso ambientale finale prima di iniziare le operazioni di estrazione in Groenlandia. Sono già stati effettuati quasi 400.000 test da oltre 400 fori di trivellazione. È in corso un “SK 1300”4 su questo asset multi-elemento da 4,7 miliardi di tonnellate – il quale ospita 28,2 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare totali.

“Tanbreez” potrebbe sbloccare la fornitura di terre rare per il mondo occidentale. E quest’ultimo è sempre più disperato. Il timore è che Pechino abbia tutto il potere in questa corsa. La Cina ha già bloccato le esportazioni di alcune terre rare.E dal momento che il paese di Xi Ji Pinglavora anche le proprie terre rare, è palpabile il timore che essopossa tagliare fuori completamente l’Occidente. Questo è il gioco tra i chip e le terre rare.

In effetti è stata questa paura, manifestata pubblicamente nel 2019, a spingere Donald Trump i suoi collaboratori nel voler acquistare la Groenlandia, un territorio autonomo danese, a titolo definitivo. Ora è in mani americane attraverso i normali canali delle acquisizioni aziendali.

“Tanbreez” potrebbe essere la chiave non solo per le sue dimensioni e la sua scala (mineraria, ndt), ma anche perché si ritiene che il 27,1% del suo patrimonio sia costituito da elementi di terre rare “pesanti” (HREE) – più rari e preziosi. In confronto ad esso, le miniere occidentali di terre rare hanno attività tra lo 0,03% e il 16% di HREE – e una percentuale maggiore di terre rare leggere (LREE).

Gli LREE vengono utilizzati principalmente nella produzione di magneti – componenti importanti per i motori dei veicoli elettrici, le apparecchiature mediche, le turbine eoliche e i sistemi di archiviazione dati. Gli HREE, invece, sono fondamentali per la difesa nazionale e vitali per gli armamenti pesanti – ma sono anche utilizzati per le fibre ottiche, le apparecchiature mediche e i veicoli ibridi.

Un singolo cacciatorpediniere DDG-51 Aegis, ad esempio, richiede la fenomenale quantità di 5.200 libbre (2358 kg, ndt) di terre rare, mentre un caccia F-35 ne richiede quasi 600 libbre (272 kg, ndt).

Il tempo sta per scadere. “Tanbreez” potrebbe essere la migliore occasione per garantire la catena di approvvigionamento per la difesa nazionale.

“Critical Metals Corp” possiede quello che potrebbe diventare il più grande giacimento di HREE al mondo e ha già un permesso di sfruttamento – con centinaia di migliaia di test già in fase di analisi. Anche dal punto di vista delle infrastrutture, “Tanbreez” è molto vantaggiosa: attraverso fiordi e con le acque che sfociano direttamente nell’Oceano Atlantico settentrionale, vi è un accesso diretto alla navigazione per tutto l’anno.

Tutto quello che c’è nel vostro telefono cellulare, tutto quello che c’è nelle automobili proviene da questi elementi delle Terre Rare. I supercomputer del futuro, l’informatica quantistica… I mulini a vento che sono in funzione, tutti i magneti che ci sono dentro. Sono tutte terre rare”, ha dichiarato Sage a Oilprice.com in una recente intervista.

E una cosa di cui non ci piace parlare sono tutti i missili che vengono utilizzati in Ucraina e tra Israele e Hamas in questo momento. Hanno tutti bisogno di essere riforniti in qualche modo; e, ancora una volta, si tratta di Terre Rare. Ecco perché l’Occidente è così preoccupato che la Cina possa semplicemente staccare la spina”, ha aggiunto Sage.

La ciliegina al litio sulla torta delle terre rare

La nuova operazione di CRML è “Tanbreez”; ma il litio è stato il suo primo successo. Infatti, l’azienda avrà la prima miniera di spodumene di litio con licenza completa in Europa.

In Austria, il progetto “Wolfsberg” di CRML è posizionato in prossimità dei grandi mercati di importazione del litio in Europa (Germania, Belgio, Francia, Italia e Spagna) e dei progetti di batterie previsti in Ungheria, Germania, Svezia e Regno Unito – ha dichiarato all’inizio di Giugno Tony Sage, amministratore delegato di CRML, ad “Autofutures”.

La miniera è autorizzata a tempo indeterminato ed è destinata a diventare la prossima miniera di litio dell’Unione Europea e la prima a produrre litio per batterie.

I precedenti proprietari hanno già svolto un notevole lavoro di esplorazione e di sviluppo tra 17.000 metri di perforazione [complessivi] / 1.400 metri di discesa in sotterraneo, scavi e tagli trasversali. Non vediamo l’ora di costruire su queste basi e portare avanti i nostri piani di sviluppo per questo asset strategico e fondamentale nella catena di fornitura di [veicoli elettrici] in Europa”, ha aggiunto.

L’ “SK 1300” è stato aggiornato solo l’anno scorso. E in esso veniva indicato che su 12,88 milioni di tonnellate presenti nella Zona 1 vi fosse l’1% di Li2O. Nel Dicembre 2022, “Critical Metals” ha firmato un accordo vincolante di acquisto di litio a lungo termine con il BMW Group. Il completamento di “Wolfsberg” è previsto per il 2026; “Critical Metals” fornirà BMW entro il 2027. Nel Giugno di quest’anno, BMW ha effettuato un pagamento anticipato di 15 milioni di dollari a ECM Lithium (una controllata della CRML, ndt) – che sarà rimborsato attraverso il litio consegnato. Inoltre, l’ “European Lithium” ha stipulato un accordo vincolante per la costruzione della prima raffineria regionale di idrossido di litio in Arabia Saudita – attraverso una joint venture con “Obeikan Investment Group”. CMRL, che ha guidato il protocollo di intesa tra l’European Lithium e l’Obeikan, prevede di trarre vantaggio da questa joint venture.

Il primo obiettivo dell’azienda – diventare il primo fornitore locale di litio per batterie all’interno di una catena di fornitura europea integrata – era già abbastanza grande.

Il suo nuovo obiettivo, invece, è quello di assicurarsi uno dei più grandi giacimenti di terre rare al mondo – vitale per la difesa nazionale. I risultati di centinaia di migliaia di test potrebbero rivelarsi una risposta significativa verso la Cina – specie nelle prossime settimane, mesi e anni.

I mercati non sembrano aver compreso appieno la portata dell’acquisizione e il suo significato per l’Occidente e l’azienda stessa. Questo probabilmente cambierà nei prossimi mesi – visto che la storia sta prendendo piede solo adesso nei media tradizionali.

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Note del Blog

2In inglese “heavy” rare earth elements” (HREE). Le terre rare pesanti si distinguono da quelle leggere in quanto hanno un peso atomico più elevato rispetto a quest’ultime e sono meno comuni. Inoltre alcuni HREE sono in via di esaurimento. Di conseguenza tali elementi sono più preziosi rispetto alle terre rare leggere, anche se hanno mercati più piccoli. Gli elementi ricadenti tra le terre rare pesanti sono: Gadolinio (Gd), Terbio (Tb), Disprosio (Dy), Olio (Ho), Erbio (Er), Tulio (Tm), Itterbio (Yb), Lutezio (Lu) ed Ittrio (Y).

3Si veda l’articolo “Gli Stati Uniti puntano sul Messico nella guerra commerciale dei semiconduttori”. Link: https://gruppoanarchicogalatea.noblogs.org/post/2023/05/20/gli-stati-uniti-puntano-sul-messico-nella-guerra-commerciale-dei-semiconduttori/

4Regolamento che prevede la divulgazione completa delle informazioni tecniche e stime sulle proprietà minerarie del dichiarante, indipendentemente dal fatto se i beni siano di proprietà o gestite da terzi.