Traduzione dall’originale “После теракта в «Крокус Сити Холле» в России усиливается давление на мигранто:к и распространяются мигрантофобские настроения”
In Russia, dopo l’attacco terroristico alla Crocus City Hall, aumentano i sentimenti xenofobi e la pressione sulle persone migranti e sulla popolazione non russa [presente in Russia]. Le forze dell’ordine hanno creato gruppi speciali per i controlli. I politici hanno chiesto restrizioni per chi vuole entrare nel Paese e, in alcune regioni, sono aumentati gli attacchi contro le persone migranti.
Il deputato della Duma di Stato Mikhail Sheremet (eletto nella Crimea occupata) ha dichiarato che è necessario limitare l’ingresso delle persone migranti in Russia per tutta la durata della guerra:
“Purtroppo le persone straniere che attraversano la frontiera sono una minaccia prima di tutto per sé stesse in quanto diventano automaticamente degli oggetti di interesse per le agenzie di intelligence occidentali, creando così delle condizioni per gli atti terroristici e destabilizzanti in Russia.”
In questo contesto, la pubblicazione filo-governativa “Baza” riporta che la polizia di Mosca sta creando dei gruppi speciali per le incursioni contro le persone migranti. I gruppi sono divisi in diverse aree: controlli degli ostelli e delle [cooperative che ospitano persone migranti] e posti di blocco sulle autostrade – supportati, in quest’ultimo caso, dagli agenti del Servizio di Pattugliamento Stradale. Già ieri (23 Marzo, ndt) a Mosca sono state effettuate delle incursioni di massa negli ostelli dove vivevano le persone migranti.
I raid non si stanno svolgendo soltanto a Mosca. Anche a Volgograd sono state effettuate delle incursioni di massa negli ostelli. In alcuni di essi non c’erano nemmeno dei cittadini stranieri. “Non abbiamo persone sospette, non ci sono migranti. Solo Dagestani”, hanno dichiarato a V1.RU i collaboratori di uno degli ostelli. Anche a Tula sono stati effettuati dei raid.
L’ondata di xenofobia ha colpito anche i servizi taxi. I tassisti riferiscono che gli utenti degli aggregatori annullano gli ordini se alla guida ci sono cittadini tagiki.
A Blagoveščensk, ignoti hanno dato fuoco ad un padiglione commerciale in cui lavoravano anche delle persone migranti. “In città si è verificato un caso di incendio doloso ai danni di un padiglione commerciale. A quanto pare, per motivi etnici. Potevano morire o soffrire delle persone innocenti. Che non accada mai più!”, ha dichiarato il sindaco Oleg Imameyev.
Aggiornamenti del 25 Marzo
Continuano le violenze contro le persone migranti dopo l’attacco terroristico alla Crocus City Hall.
Lu attivistu per i diritti umani sono venuti a conoscenza di circa 30 casi di tortura verso le persone migranti detenute – ha dichiarato a “Mediazona” Valentina Chupik, un’avvocata che fornisce il patrocinio gratuito a quest’ultime. Dopo l’attacco terroristico alla Crocus City Hall, lu attivistu per i diritti umani hanno ricevuto, negli ultimi due giorni, più di 2500 denunce da parte delle persone migranti. Costoro hanno raccontato le aggressioni subite dalla polizia, oltre ai controlli e alle detenzioni illegali. I controlli sono avvenuti negli ostelli e nei dormitori; alcuni raid polizieschi sono stati effettuati contro i tassisti. La maggior parte erano cittadini kirghisi, uzbechi e tagiki. A Kaluga, tre cittadini tagiki sono stati attaccati da alcuni aggressori sconosciuti; una delle vittime è stata ricoverata in ospedale. Un residente tagiko ha dichiarato a “Radio Ozodi” che tre suoi parenti sono stati incarcerati a Mosca il 23 Marzo e, da allora, non è riuscito a contattarli.
Il Ministero degli Esteri kirghiso ha raccomandato ai cittadini di astenersi dal recarsi senza motivo in Russia. Secondo il Ministero degli Affari Esteri, le guardie di frontiera russe hanno intensificato i controlli al confine. Secondo il canale telegram “Baza”, vicino alle forze dell’ordine, la polizia di Mosca ha istituito gruppi speciali per ulteriori controlli sugli stranieri.
Aggiornamenti del 26 Marzo
Il canale Telegram dell’organizzazione neonazista “NS/WP”, dopo l’attentato, ha pubblicato un appello per l’odio razziale: “Mentre le emozioni ribollono, dovremmo sfruttare al meglio la situazione e sostituire la xenofobia quotidiana […] con un consapevole odio razziale”. L’appello è diventato virale sui canali Telegram neonazisti.
NVMP (Nazi Video Monitoring Project) ha scoperto dei video di attacchi neonazisti – come atti di vendetta per l’attacco terroristico al Crocus City Hall. Gli attacchi sono rivolti non solo alle persone migranti ma anche alle proprietà dei cittadini russi (automobili provenienti dalle regioni del Caucaso settentrionale). Il NVMP segnala anche degli attacchi contro le persone lavoratrici migranti: i video, pubblicati sui canali neonazisti, sono delle “azioni di vendetta” per le persone uccise nell’attacco terroristico. Dall’inizio del 2024, 36 persone hanno subito violenze xenofobe, secondo i calcoli del centro di ricerca “Sova”.
Aggiornamento del 27 Marzo
Le forze di sicurezza hanno arrestato circa 40 lavoratori migranti presso il magazzino Wildberries. Un raid su larga scala della polizia e della Rosgvardija ha avuto luogo nella città di Ėlektrostal’, nella regione di Mosca. La pubblicazione “Mash”, affiliata alle forze dell’ordine, ha pubblicato un video che mostra i lavoratori migranti condotti verso le camionette della polizia. L’agenzia di stampa “RIA Novosti” ha dichiarato che saranno effettuati ulteriori controlli su 38 lavoratori per “un chiarimento dei dati.”
Aggiornamento del 28 Marzo
Il governatore di Novgorod ha vietato la vendita di alcolici e sigarette alle persone migranti, nonché la guida di autobus e taxi. La restrizione è stata introdotta il 26 Marzo. Le persone migranti impegnate in queste attività [saranno] licenziate entro il 26 Giugno.
Le autorità del Kirghizistan hanno riferito che [alcuni gruppi] hanno cercato di reclutare dei cittadini kirghisi per commettere attacchi terroristici in Russia. Secondo le autorità, analizzando lo scambio di messaggi [sulle app di messaggistica e siti internet], le persone vengono reclutate attraverso Telegram e siti di incontri. Il 25 Marzo, le forze dell’ordine hanno allontanato molti migranti turkmeni dal volo Ashgabat-Mosca a causa dell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Allo stesso tempo, avevano in mano i documenti e i biglietti necessari per viaggiare all’estero. Le autorità uzbeke hanno chiesto ai propri connazionali in Russia di non frequentare luoghi pubblici e di osservare le misure di sicurezza. In particolare, i funzionari hanno avvertito di non parlare con sconosciuti e persone sospette. Il numero di persone che hanno acquistato biglietti aerei dal Tagikistan alla Russia è diminuito. Molti residenti del Paese temono per la loro sicurezza e non rischiano di recarsi in Russia a causa delle pressioni esercitate sulle persone migranti, ha riferito “Radioi Ozodi.”
Dodici cittadini del Turkmenistan sono stati arrestati nella città di Domodedovo, nella regione di Mosca. [Attualmente] sono trattenuti presso il dipartimento [per le questioni migratorie] della città e non si hanno contatti dal 26 Marzo. Lavoravano nel magazzino di uno dei mercati cittadini e vivevano in un ostello – che è stato perquisito dalle forze dell’ordine.
I tribunali del Tatarstan hanno espulso dal Paese 75 persone migranti. Durante i raid, le forze dell’ordine hanno rilevato 938 violazioni della legislazione sull’immigrazione.
Aggiornamento del 29 Marzo
Le persone migranti hanno subito delle detenzioni di massa e percosse nelle stazioni di polizia. Un cittadino uzbeko ha raccontato dei controlli e delle violenze poliziesche: “Siamo stati arrestati e portati alla stazione di polizia. Ci hanno controllato tutto, ci hanno preso le impronte digitali. Per 10 ore hanno controllato i nostri passaporti e scattato fotografie. Anche il mio telefono è stato esaminato, tutti i numeri che conteneva, con chi parlavo, in generale, tutto. […] Hanno preso i tagiki. Li hanno afferrati e picchiati con i manganelli. Un ragazzo ha detto: mi hanno colpito, mi fa male la gamba.”
Lu attivistu dei diritti umani ricevono circa mille appelli al giorno sulle violazioni dei diritti delle persone migranti. Almeno 150 di questi sono denunce di violenza perpetrata dalle forze dell’ordine. L’attivista per i diritti umani Valentina Chupik ha dichiarato che ogni ora vengono portate 25 persone al tribunale distrettuale di Cheremushkinsky di Mosca per essere deportate: “Nella maggior parte dei migranti sono stati commessi degli illeciti amministrativi: chi di costoro ha disobbedito alle richieste degli agenti di polizia, è stato picchiato e detenuto per 24 ore. Oppure [sono stati usati dei] reati sulla legislazione migratoria in modo da poterli espellere attraverso un centro di detenzione speciale. Nei confronti di altri, invece, hanno falsificato i rapporti riportando casi di teppismo e linguaggio osceno per spiegare i motivi della loro detenzione”. La maggior parte delle richieste di aiuto delle persone migranti proviene dalla regione di Mosca, Mosca città, Ekaterinburg e San Pietroburgo.
Da diversi giorni i cittadini dell’Asia centrale sono sottoposti a maggiori controlli alla frontiera. Manas Joldoshbekov, console dell’ambasciata kirghiza in Russia, ha dichiarato che le autorità russe hanno rifiutato l’ingresso di almeno 50 persone. L’istituzione ha invitato i propri cittadini a non recarsi in Russia per il momento, fino a quando il regime di controlli rafforzati alle frontiere non [sarà] revocato.